Dintorni

Monticchio: al visitatore curioso e in cerca di spiritualità, di pace e di bellezze naturali possiamo segnalare i meravigliosi laghi di Monticchio, due piccole gemme luccicanti incastonate nel verde intenso del Monte Vulture, i ruderi del Convento di S. Ippolito e la Badia di San Michele che ospita al suo interno il Museo di storia naturale del Vulture.

Atella: di grande interesse sono il Duomo trecentesco di Santa Maria ad Nives, la torre angioina dell’antico castello distrutto dal terremoto del 1694, la chiesa di Santa Lucia che conserva un affresco del ‘400 della Madonna Riparatrice e il sito paleolitico dove è stata ritrovata una zanna di mammut.

Barile: di particolare interesse la Chiesa Madre della Madonna delle Grazie, la fontana dello steccato del 1713, il palazzo baronale dei Torrella e le caratteristiche grotte scavate nel tufo vulcanico dai primi albanesi, un tempo abitazioni e oggi cantine, utilizzate per la conservazione del pregiato vino aglianico.

Venosa: risultano interessanti il Castello di Pirro del Balzo (1470) che oggi ospita il Museo Archeologico Nazionale , la fontana angioina nella piazza antistante al castello eretta nel 1298 da Carlo D’Angiò, la Cattedrale di Sant’Andrea e i magnifici scavi archeologici dove si trova anche l’Incompiuta.

Ripacandida: ha tre chiese di notevole importanza: la Chiesa Madre del ‘600, la Chiesa di S. Giuseppe e la Chiesa di San Donato, la più antica (1100) di stile romanico, con un portale del ‘600 al cui interno si conservano affreschi del ‘300 con raffigurazioni del vecchio e del nuovo testamento (è chiamata la Piccola Assisi).

Rapolla: il territorio è costellato di reperti e resti quali edifici, cinta murarie romane, medievali e rinascimentali e palazzi storici. Particolare pregio artistico hanno la Chiesa di San Michele Arcangelo, la chiesetta di Santa Lucia e la Chiesa di San Biagio, contenente le reliquie del Santo protettore. Anche le Terme di Rapolla meritano un approfondimento turistico.

Lagopesole: il Castello è certamente il monumento più interessante da vedere, ma a due passi da esso c’è un altro posto d’interesse storico: il Museo Etnografico.
Nella foresta demaniale dell’antico borgo si trovano le  pitture rupestri che risalgono all’epoca preistorica, mentre nel Centro dei lucani nel mondo è stato allestito il Museo dell’Emigrazione.

Melfi: nel Castello normanno-svevo è possibile visitare il Museo Nazionale del Melfese tra le cui opere più importanti spicca il Sarcofago di Rapolla del II sec. d.C. Nel centro della città, di notevole interesse è il Duomo dedicato all’Assunta, e molto particolare è la chiesa rupestre di Santa Margherita. Infine, delle quattro porte, si può ancora ammirare l’unica porta Venosina esistente e pezzi delle antiche mura di cinta.